Giovan Battista Cioni (Lucca, 11 novembre 1556 – 31 marzo 1623)
[dropcap]I[/dropcap]l venerabile Giovan Battista Cioni nasce a Lucca l’11 novembre 1556. Compagno della prima ora di san Giovanni Leonardi, non disdegnò la povertà e l’austerità del radicalismo evangelico che come vento impetuoso il fondatore dei Chierici Regolari della Madre di Dio fece soffiare sull’aria stantia di un conformismo religioso stanco e imborghesito. Il giovane Cioni ne restò affascinato e nulla, neppure le suadenti richieste dei familiari o le minacce esplicite poterono staccarlo da chi gli rinnovava ogni giorno la memoria di Cristo e lo conduceva ad una sequela oggettiva ed esigente. Il Cioni incarna quella paternità dolce e forte capace a sua volta di formare spiriti solidi, temprati da un amore che non ammette sconti su sé stessi, e senza cedere ai colpi di facili compromessi. Il venerabile Cioni assolve un ruolo che ben si abbina al suo nome: Giovanni Battista. Come il precursore tutto mette a disposizione del Leonardi capo carismatico della Compagnia dei preti riformati che lo Spirito suscitò nel cenacolo della Madonna della Rosa a Lucca. Instancabile evangelizzatore e padre di spirito nella riforma, morì il 31 marzo dell’anno 1623 con segni evidenti di straordinaria bontà. Per la fama dei suoi meriti il Papa Leone XIII ne proclamò le virtù in grado eroico il 15 luglio 1895.
[dropcap]L[/dropcap]a venerabile figura del Servo di Dio, Padre Giambattista Cioni, è rimasta nell’oscurità per molti anni e oggi pochi lo conoscono; per questo farà piacere al lettore sapere qualche cosa di lui, prendendone la sua straordinaria spiritualità, Giovan Battista nacque da ottimi genitori, Francesco Cioni e Maddalena Bertolini; da essi imparò i primi insegnamenti cristiani, specialmente il senso della preghiera in famiglia, la carità verso i bisognosi, l’onestà della vita.
Nato a Lucca il giorno 11 novembre, 1556, fu battezzato il giorno seguente nella Basilica di S Frediano. Nella stessa chiesa il piccolo Giambattista passò le ore più liete. Attratto dal Crocifisso che Santa Zita aveva venerato, il fanciullo passava lunghe ore in silenzio davanti a quella immagine e pregava con fervore.
Ma la contentezza più grande del ragazzo era quella di servire la Santa Messa dalla quale trovava forza e orientamento per tutta la sua vita. Fu infatti dall’Eucarestia, che egli attinse le virtù della fede, della speranza e della carità.
[dropcap]D[/dropcap]opo l’Eucarestia, il giovane Giambattista aveva un’altra attrattiva: la Madonna. Quando egli ritardava a tornare a casa, alla mamma che gli domandava dove fosse stato, calmo e sereno rispondeva: «Sono stato da quella Signora (La Beata Vergine Maria) che con il bastone difende i bambini dal demonio); si riferiva, evidentemente, al quadro della Madonna del Soccorso che, secondo una leggenda popolare, nell’anno 1480 sarebbe apparsa, a San Cassiano a Vico, per strappare un bambino dalle mani del diavolo.
Questo fatto colpì il piccolo Giambattista che per tutta la vita chiese il patrocinio della Madonna. Amante della Parola di Dio, già da giovane, Giambattista andava spesso nella chiesa di san Romano ad ascoltare i grandi predicatori domenicani ed anche in altre chiese dove si predicavano i quaresimali e dove i religiosi cantavano insieme le lodi del Signore Entrato nella Congregazione dei Chierici Regolari di Santa Maria Nera, studiò con grande profitto e impegno tutte le materie allora proposte, ma le sue materie preferite furono il Vangelo, la teologia dei mistici, la vita dei santi. Da questi imparò a stimare sempre di più la sua vocazione sacerdotale.
[dropcap]O[/dropcap]rdinato sacerdote, il Padre Giambattista fu uno zelante apostolo e divenne esempio di ogni virtù ai suoi confratelli, ai fedeli di Lucca e a tutti coloro che si accostavano a lui per i bisogni materiali e spirituali. Varie volte fu rettore della Comunità di Lucca che guidò con rettitudine, saggezza e prudenza cristiana. Durante il suo lungo apostolato che svolse non solo a Lucca, ma anche a Napoli, il Servo di Dio, convertì molti peccatori, aiutò molti ammalati e fu un ottimo consigliere per tutti.
Seguendo lo stile e la spiritualità del Fondatore dei Chierici Regolari della Madre di Dio, San Giovanni Leonardi, il Padre Giam battista, dedicò molto tempo alla predicazione e al confessionale; il suo segreto spirituale fu la mitezza del cuore e l’imitazione di Cristo. In modo particolare il Servo di Dio fu, come già si è detto, devoto dell’Eucarestia, della Beata Vergine Maria e delle Anime sante del Purgatorio. Padre Cioni morì il 31 marzo 1623.
[dropcap]F[/dropcap]u un «frate eccezionale», pieno di carità, di zelo sacerdotale, di amore e di timore di Dio. Di lui si dice che, durante la sua vita compì molti prodigi e che molti altri ne fece dopo la sua morte. Quando il Padre Cioni morì, la sua fama di santità era così conosciuta, che tutti dissero: «è morto il nostro santo!» Nella presentazione del suo processo di beatificazione Padre Giambattista Cioni fu così descritto: «un sincero e devoto figlio della Chiesa di Cristo».
PREGHIERA
O Trinità beata, divina sapienza
accendi in noi il desiderio della santità.
Fa’ che imitando le virtù
del venerabile Giovan Battista Cioni
percorriamo come discepoli di Gesù
la via stretta del Vangelo
che attraversa la croce.
Sia oggi a noi compagno e fratello come lo fu
del nostro Padre fondatore
fra i discepoli della prima ora.
La sua austera semplicità
e l’umiltà del cuore,
c’i insegnino a servire con radicalità il santo Vangelo
Ora, per sua intercessione imploriamo
la grazia che presto sia annoverato
nel coro dei beati in cielo.
Amen.
POSTULAZIONE GENERALE
Padre Davide Carbonaro OMD
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Fonte: www.ordinedellamadredidio.org